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I disturbi degli apprendimenti in età evolutiva e in età adulta (ADHD - DSA – BES)

Assistiamo già da molti anni ad un aumento di diagnosi e certificazioni per DSA (dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia) o ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e BES (bisogni educativi speciali) nel contesto scolastico, soprattutto tra i 6 e i 14 anni, ma non è infrequente vedere difficoltà che vengono alla luce tardivamente, anche nel periodo della scuola secondaria superiore o all’Università. In genere sono bambini che pur avendo un potenziale cognitivo nella norma o superiore, tuttavia non riescono ad esprimerlo con facilità.
Sono bambini svegli, creativi e molto intelligenti, simpatici, ma hanno bisogno di trovare strategia diversificate per apprendere quello che molti dei loro compagni apprende in modo del tutto automatico, come a leggere o a scrivere correttamente, o fare conteggi mentali e imparare a memoria le tabelline.

La percentuale di queste diagnosi in Italia si aggira sul 3,5% ed è in aumento, pur non arrivando ancora ai numeri che abbiamo in Europa, che si attestano intorno al 4,5% e che quindi ci dice che non esiste in realtà un aumento esagerato di diagnosi o false diagnosi. E’ vero però che una corretta diagnosi deve essere fatta con strumenti standardizzati, con una batteria di test articolata che tenga conto di numerosi fattori (cognitivi, ambientali, test specifici di lettura, scrittura o abilità logico/matematiche e di conteggio mentale, funzioni esecutive) e che escluda altri disturbi dell’età evolutiva.

La Scuola attraverso la legge 170 del 2010 (con specifiche differenze da Regione a Regione) attua per i bambini in possesso di certificazione e diagnosi di DSA fatta o dalle ASL competenti o da Ospedali Universitari, un Piano didattico Individualizzato (PDP) in cui si concordano con le famiglie e con i terapisti che hanno seguito i bambini specifiche strumenti compensativi o misure dispensative, per permettere di mettersi in pari con gli altri compagni sia durante le verifiche che con il carico di lavoro giornaliero.
D’altra parte la Regione Lazio finora non ha ancora provveduto a fare una delibera di giunta che regolamentasse nel servizio pubblico del Lazio quello che la legge 170 dispone: un iter diagnostico entro i 6 mesi dalla segnalazione scolastica e interventi riabilitativi o logopedici o con training di potenziamento cognitivo tempestivi e gestiti direttamente dal servizio pubblico che ha fatto la diagnosi (se no con liste di attesa anche di 18 mesi).
Ma le ricerche ci dicono che interventi riabilitativi precoci hanno una prognosi dei vari problemi molto più favorevole, poiché oltre a dare ai bambini le strategie adeguate ad approcciarsi allo studio sia a scuola che a casa, aumentano l’autostima del bambino e la fiducia nelle sue molteplici potenzialità. Un intervento mirato che possa avvenire entro la quinta elementare, o comunque subito dopo la diagnosi, riesce a compensare molto bene le difficolta del bambino che poi alle medie si troverà meno in difficoltà rispetto all’aumentare del carico di compiti e dell’impegno richiesto.

La diagnosi di un qualche DSA spesso si accompagna ad altro, come per esempio in presenza di un disturbo dell’attenzione (ADHD) o di quelle funzioni esecutive che ruotano attorno ad essa, come memoria di lavoro, pianificazione, l’autoregolazione (la capacità di non essere impulsivo e saper controllare le proprie reazioni in base alle emozioni provate).

Molti studi ci dicono anche che una bassa memoria di lavoro e attenzione sostenuta, così come la presenza di un disturbo specifico dell’apprendimento, sono correlati ad una qualche difficoltà scolastica, all’aumento di ansia e preoccupazioni che possono portare ad una scarsa motivazione a proseguire negli studi o ad applicarsi in studi ritenuti troppo difficili e impegnativi (licei o università).

E Invece l’alto potenziale non espresso da questi bambini è al centro del mio lavoro, poiché ogni bambino, se correttamente coadiuvato a trovare le sue strategie compensative di studio, può esprimere completamente le sue potenzialità e la sua intelligenza e avere una carriera scolastica e universitaria pari, se non addirittura più brillante, degli altri bambini.

Nel mio studio è possibile eseguire il COGMED TRAINING, un software validato in tutto il mondo da moltissimi studi e ricerche, che va a potenziare proprio quelle abilità che sono alla base dello studio efficace, in particolare la memoria di lavoro, l’attenzione sostenuta, l’autoregolazione, la pianificazione. Questo software inoltre ha anche una versione per bambini piccoli, una per adolescenti e una per adulti e si utilizza frequentemente in seguito al decadimento cognitivo nella terza età o a lesioni traumatiche delle aree del cervello deputate alla memoria di lavoro e attenzione.
Oltre all’area della memoria e attenzione, vengono eseguiti dei training RIDINET, per il trattamento dei Disturbi specifici dell’apprendimento in età evolutiva, andando a potenziare proprio le aree più deficitarie, come lettura, scrittura, area del numero, e funzioni esecutive stesse.

Lo specialista, valutata o visionata la diagnosi specifica e le aree dove intervenire per il potenziamento, spiegherà al bambino e ai genitori le modalità di svolgimento del training, che avrà una durata variabile dai 4 ai 6 mesi, ma può essere necessaria una fase successiva di stabilizzazione dei risultati ottenuti.
Essendo piattaforme digitali che si avvalgono di APP accattivanti e in forma di gioco, il bambino potrà comodamente eseguire gli esercizi da casa, che verranno poi periodicamente monitorati a studio con lo specialista, per valutare i miglioramenti e l’andamento complessivo, per suggerire strategie nuove o più efficaci per affrontare eventuali difficoltà che si presentassero e per supportare i genitori nel seguire il corretto svolgimento del loro lavoro da casa (supervisione e coaching).


Articolo a cura della
Dott.ssa Alessia Gollini
Psicologa Psicoterapeuta a Roma Prati

Ambiti d'intervento

  • Disturbi d'Ansia e dell'Umore
  • Mindfulness
  • Psicoterapia di coppia
  • Problematiche affettive e relazionali, elaborazione degli eventi traumatici e del lutto
  • Consulenze tecniche d'ufficio e di parte in ambito civile e penale
  • Potenziamento delle abilita' cognitive
  • Trattamento e cura delle varie dipendenze
  • Sofferenza legata al rapporto con il proprio corpo
  • Psicodiagnosi e test clinici, Rorschach
  • ACT e terapia di terza generazione
  • Psicoterapia Sistemico-Relazionale individuale, della coppia e della famiglia
  • Mediazione Familiare

Dott.ssa Alessia Gollini Psicologa Psicoterapeuta
Roma

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